Supplemento di Onco048 n.22/2024

CONTENUTO RISERVATO

DOI: https://doi.org/10.48218/ONCO1124
Lingua: Italiana

Risposta completa a terapia con la combinazione di nivolumab e ipilimumab in paziente affetto da carcinoma renale a cellule chiare avanzato

Autori: Marilena Di Napoli, Sergio Buonopane, Florinda Feroce, Sergio Venanzio Setola, Sabrina Rossetti, Mariadelina Simeoni, Antonio Tufano, Sandro Pignata

EstrattoNegli ultimi anni, l’introduzione nel setting metastatico degli inibitori dei checkpoint immunitari (ICIs), da soli o in strategie di combinazione con farmaci anti-angiogenetici (inibitori delle tirosin chinasi, TKIs), ha notevolmente cambiato la prognosi dei pazienti affetti da carcinoma renale metastatico migliorandone la sopravvivenza. Recentemente sono stati pubblicati i risultati definitivi di importanti trial clinici randomizzati che hanno dimostrato la maggiore efficacia di alcune combinazioni rispetto a sunitinib come terapia di prima linea per il carcinoma renale metastatico (nivolumab più ipilimumab, nivolumab più abozantinib, pembrolizumab più lenvatinib e pembrolizumab più axitinib)1-4.

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