Supplemento di Onco048 n.5/2025

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DOI: https://doi.org/10.48218/ONCO625
Lingua: Italiana

L’impatto dell’immunoterapia nel trattamento del tumore gastrico in stadio avanzato

Autori: Assunta Sgambato

EstrattoIl tumore gastrico rappresenta il quinto tumore maligno più comune al mondo e una delle principali cause di morte per cancro1,2. Nonostante l’elevata incidenza di tale neoplasia, nella maggior parte dei pazienti la diagnosi purtroppo avviene quando la malattia è ormai in stadio avanzato con prognosi infausta. La chemioterapia rappresenta lo standard di cura di prima linea nei pazienti con tumore gastrico o della giunzione gastroesofagea (GEJ) metastatico senza espressione di HER2. Tuttavia, la sola chemioterapia, sebbene sia stata un’opzione importante di trattamento per questi pazienti, è associata ad un beneficio di sopravvivenza marginale, spesso inferiore a un anno dall’inizio del trattamento. I progressi emergenti nella ricerca clinica hanno recentemente interrotto questa tendenza. Il panorama del trattamento del cancro gastrico, infatti, si è evoluto in modo significativo negli ultimi anni, con l’introduzione dell’immunoterapia e delle terapie mirate. In questo scenario, gli inibitori dei checkpoint immunitari (in monoterapia o in combinazione con altri trattamenti) hanno mostrato effetti antitumorali su un ampio spettro di tumori solidi, inclusi i tumori gastrointestinali. Il caso clinico di seguito presentato è un esempio del significativo beneficio derivante dall’aggiunta dell’immunoterapia alla chemioterapia nel trattamento del tumore gastrico in stadio avanzato.

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